Come giocherà la prima Juve di Tudor: quante novità

Come giocherà la prima Juve di Igor Tudor: dal possibile cambio modulo alle scelte clamorose, ecco quali potrebbero essere le sue decisioni

Igor Tudor
Come giocherà la prima Juve di Tudor: quante novità (Ansa Foto) – Calciomarcato

Quando le urla di Igor Tudor hanno risuonato per la prima volta alla Continassa, non è stato solo un grido di autorità, ma il segnale di un cambiamento radicale. Un cambiamento che potrebbe riscrivere l’identità della Juventus sotto la guida del tecnico croato.

La squadra bianconera, reduce da una stagione turbolenta, si prepara ad affrontare una nuova avventura, dove l’intensità e la disciplina tattica saranno le parole d’ordine. Ma come giocherà davvero la prima Juventus di Igor Tudor? E cosa possiamo aspettarci dal suo approccio?

Juve, subito grande intensità al primo allenamento

La prima caratteristica che ha fatto subito emergere il suo stile di gioco è l’intensità. Tudor non si è mai risparmiato nell’incitare i suoi giocatori a dare il massimo in ogni allenamento. Un segnale chiaro: la Juventus che vuole costruire non sarà solo un gruppo solido, ma una squadra inarrestabile, capace di imporre il suo ritmo su ogni partita. Sebbene la squadra sia ancora incompleta e la preparazione tattica limitata, alcune scelte sembrano già emergere con chiarezza.

Un nuovo assetto difensivo: torna la difesa a tre

Se c’è un aspetto su cui Tudor non ha esitato a mettere mano, è la difesa. Con un impianto difensivo che sembra ripartire da una solida retroguardia a tre, il tecnico croato ha già messo in discussione il ruolo di alcuni dei giocatori più esperti. L’idea di base è avere una linea difensiva più compatta, ma con una chiara richiesta di qualità nel palleggio e continuità negli interventi.

Federico Gatti
Un nuovo assetto difensivo: torna la difesa a tre (Ansa Foto) – Calciomarcato

In questo contesto, Gatti potrebbe essere dirottato nel ruolo di braccetto, mentre Veiga sembra l’opzione più indicata per occupare la posizione centrale. Con l’assenza di un centrale “tattico” di spicco, sarà interessante vedere se Locatelli verrà utilizzato anche in quel ruolo, un esperimento che potrebbe aprire scenari interessanti per il suo futuro nella squadra.

Gli esterni: tra velocità e sacrificio

A centrocampo, Tudor sembra avere una maggiore flessibilità nella gestione delle sue pedine, ma la vera sfida è sugli esterni. A sinistra, Cambiaso sembra un punto fermo, mentre a destra la situazione è più incerta. Weah offre la velocità e la profondità che Tudor cerca, ma non sembra essere il giocatore perfetto per un gioco dinamico e variegato.

La sua tendenza a ripetere lo stesso tipo di azione potrebbe rivelarsi limitante. Diverso il discorso per Nico Gonzalez, che potrebbe diventare la soluzione ideale, ma solo se riuscirà a offrire quel sacrificio difensivo che fino ad oggi è stato il suo punto debole.

Il dilemma del reparto offensivo e del centravanti

La parte più incerta della sua Juventus riguarda il reparto offensivo. Tudor dovrà decidere se partire con un centravanti di riferimento o se puntare su un gioco più fluido con l’aggiunta di un trequartista in più. Con Koopmeiners e Yildiz pronti a supportare l’attaccante, il vero dubbio rimane chi sarà il leader offensivo.

Il favorito al momento sembra essere Dusan Vlahovic, ma il duello con Kolo Muani resta aperto. Tudor non ha ancora avuto il tempo di testare i suoi centravanti sul campo, ma le prime impressioni potrebbero decidere il futuro dell’attacco bianconero. Quale sarà la scelta definitiva? Il tecnico croato avrà bisogno di risposte rapide, e la sua pazienza si misurerà con le prestazioni dei suoi uomini.

Un nuovo ciclo per la Juventus

Igor Tudor è pronto a ridisegnare la Juventus, un club che ha bisogno di ritrovare la propria identità dopo gli ultimi anni di alti e bassi. La sua filosofia si basa su un calcio ad alta intensità, dove ogni giocatore è chiamato a dare il massimo, ma con un gioco tattico ben preciso.

Non resta che vedere come si evolverà questa squadra, se davvero riuscirà a trovare la giusta alchimia e a rispondere alle sfide che il campionato e le competizioni europee presenteranno. Quali saranno i risultati di questo nuovo inizio? Solo il tempo ci dirà se la Juventus di Tudor sarà quella che tutti si aspettano.

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