La recente eliminazione della Juventus dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli ha scatenato una serie di reazioni all’interno del club bianconero.
Il tecnico Thiago Motta ha espresso pubblicamente il suo disappunto, dichiarando: “Provo vergogna, la responsabilità è tutta mia”. Tuttavia, le tensioni sembrano estendersi anche allo spogliatoio, dove emergono segnali di malcontento tra i giocatori.

Secondo un articolo del “Corriere della Sera”, riportato da Sportmediaset, un calciatore della Juventus, rimasto anonimo, avrebbe confidato a un amico: “Non sopporto Thiago Motta, e non sono l’unico”. Questa dichiarazione evidenzia un clima di insoddisfazione nei confronti dell’allenatore italo-brasiliano, non tanto per questioni personali o tecniche, quanto per la gestione del gruppo. Il giocatore avrebbe aggiunto: “Non sai mai cosa aspettarti, da titolare a 90 minuti in panchina“, sottolineando l’incertezza derivante dalle frequenti rotazioni e cambi di formazione decisi da Motta.
Tra le principali critiche mosse al tecnico vi è la tendenza a modificare spesso l’undici titolare, anche da una partita all’altra, e a insistere sulla duttilità dei giocatori. Questa strategia, sebbene possa essere vista come un punto di forza, rischia di trasformarsi in un punto debole, impedendo alla squadra di trovare una propria identità stabile. I risultati recenti sembrano riflettere queste difficoltà: oltre all’eliminazione dalla Coppa Italia, la Juventus è fuori dalla Champions League e ha visto sfumare la Supercoppa Italiana in semifinale. L’obiettivo minimo rimane ora il quarto posto in campionato; un fallimento in tal senso potrebbe mettere seriamente a rischio il futuro di Motta sulla panchina bianconera.
Il contesto della sconfitta contro l’Empoli
La partita contro l’Empoli, terminata 1-1 nei tempi regolamentari e decisa ai rigori con un 4-2 a favore dei toscani, ha messo in luce le fragilità della Juventus. Nonostante il pareggio raggiunto grazie al gol di Khephren Thuram, gli errori dal dischetto di Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz sono costati cari. L’allenatore Motta ha espresso il suo disappunto nel post-partita, affermando: “Provo vergogna, la responsabilità è tutta mia“. Queste parole riflettono un’assunzione di responsabilità, ma al contempo evidenziano una frattura tra il tecnico e la squadra.

Anche figure di spicco del calcio italiano hanno espresso le proprie opinioni sulla situazione. Marcello Lippi, in un’intervista alla “Gazzetta dello Sport”, ha dichiarato: “Mi aspettavo di più da Thiago Motta sul piano caratteriale. Ma non è una critica assoluta, sta facendo il suo lavoro ed è un ottimo allenatore. Però la panchina della Juve è come la maglia: pesa di più”. Queste parole suggeriscono che, nonostante le qualità tecniche di Motta, la pressione e le aspettative legate al ruolo di allenatore della Juventus richiedono una gestione caratteriale più solida.
La Juventus si trova in un momento delicato della stagione, con risultati al di sotto delle aspettative e tensioni interne che potrebbero compromettere ulteriormente il percorso della squadra. La relazione tra Thiago Motta e i giocatori appare tesa, e sarà fondamentale per il tecnico riuscire a ricostruire un clima di fiducia e coesione all’interno dello spogliatoio. Solo attraverso una gestione più equilibrata e una comunicazione efficace sarà possibile invertire la rotta e raggiungere gli obiettivi prefissati per la stagione.