La posizione di Raffaele Palladino come allenatore della Fiorentina è attualmente oggetto di intense discussioni, con voci che suggeriscono un possibile esonero imminente.
La partita contro il Lecce, in programma venerdì, potrebbe rivelarsi decisiva per il suo futuro sulla panchina viola.

Palladino è stato nominato allenatore della Fiorentina il 4 giugno 2024, firmando un contratto biennale. La sua nomina è stata accolta con entusiasmo, soprattutto dopo l’impressionante lavoro svolto al Monza, dove ha guidato la squadra alla salvezza in Serie A nella stagione 2022-2023. I primi mesi a Firenze sono stati positivi, con la squadra che ha mostrato un gioco offensivo e ha ottenuto risultati incoraggianti. Un momento di particolare rilievo è stato l’ingaggio del portiere spagnolo David de Gea, che ha contribuito significativamente a una serie di sette vittorie consecutive in campionato, un’impresa che la Fiorentina non realizzava dal 1960.
Tuttavia, nelle ultime settimane, la squadra ha attraversato un periodo di flessione. La sconfitta per 2-1 contro l’Inter l’11 febbraio 2025 ha evidenziato alcune fragilità, nonostante Palladino abbia espresso orgoglio per la prestazione dei suoi giocatori. Questa battuta d’arresto ha alimentato speculazioni sul futuro dell’allenatore, con alcuni media che suggeriscono una “fiducia a tempo” da parte della dirigenza viola.
La prossima sfida contro il Lecce è vista come un banco di prova fondamentale per Palladino. Una vittoria potrebbe consolidare la sua posizione, mentre un ulteriore passo falso potrebbe portare la dirigenza a considerare un cambio alla guida tecnica. Il sesto posto in classifica, attualmente occupato dalla Fiorentina, è a rischio, e la società non può permettersi di perdere terreno nella corsa per un posto nelle competizioni europee.
Le dinamiche interne e le possibili alternative
Oltre ai risultati sul campo, ci sono state voci di possibili tensioni tra Palladino e il direttore sportivo Daniele Pradè, specialmente riguardo alle strategie di mercato. Tuttavia, l’acquisto del difensore spagnolo Pablo Marí nel gennaio 2025, un giocatore che Palladino conosce bene dai tempi del Monza, suggerisce una certa sintonia nelle decisioni chiave.

Nel caso di un esonero, la Fiorentina potrebbe considerare diverse opzioni per la successione. Alcuni nomi circolano già tra i media e i tifosi, ma la dirigenza mantiene il massimo riserbo su eventuali contatti o trattative.
La tifoseria viola è divisa sulla questione. Mentre alcuni chiedono un cambiamento immediato alla guida tecnica, altri ritengono che Palladino meriti più tempo per implementare le sue idee e superare questo periodo difficile. Un articolo di “Viola Nation” esorta a cessare le richieste di esonero, sottolineando che, sebbene Palladino non sia un allenatore perfetto, le circostanze in cui opera alla Fiorentina sono tutt’altro che ideali.
Il futuro di Raffaele Palladino alla Fiorentina è in bilico, con la partita contro il Lecce che potrebbe essere determinante. La dirigenza, i giocatori e i tifosi sono tutti in attesa di vedere come si evolverà la situazione, consapevoli che le decisioni prese nelle prossime settimane potrebbero avere un impatto significativo sul resto della stagione e sul progetto a lungo termine del club.