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Serie A

Kean-Retegui, l’idea per la nazionale italiana è di Luciano Spalletti

Spalletti, noto per la sua capacità di adattare il gioco ai calciatori a disposizione, sta studiando le caratteristiche di Kean e Retegui per capire come possano convivere al meglio nel reparto offensivo azzurro.

La combinazione di questi due profili potrebbe dare all’Italia un attacco più variegato, capace di adattarsi sia a squadre che si chiudono in difesa sia a quelle che concedono spazi in contropiede.

Kean-Retegui, l’idea per la nazionale italiana è di Luciano Spalletti (ANSA) Calciomarcato.it

Mateo Retegui è una prima punta classica, un attaccante d’area di rigore che sa farsi trovare pronto nei momenti giusti. Il suo punto di forza è il fiuto del gol e la capacità di finalizzare con precisione. Inoltre, è bravo nel gioco spalle alla porta e nel duello fisico con i difensori avversari.

Moise Kean, invece, è un attaccante più dinamico, capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Negli anni è migliorato molto nel gioco aereo e nella freddezza sotto porta, diventando un giocatore più completo. Kean può giocare sia da prima punta che da seconda punta, offrendo soluzioni diverse a seconda delle esigenze della squadra.

Il commissario tecnico italiano ha parlato apertamente della possibilità di schierare insieme Retegui e Kean, spiegando che i due giocatori hanno caratteristiche complementari e potrebbero formare un tandem offensivo molto interessante.

Spalletti ha osservato che Retegui è un attaccante più statico, che gioca vicino alla porta e lavora bene nei pressi dell’area di rigore, mentre Kean ha la capacità di attaccare gli spazi e muoversi con maggiore libertà. Questa combinazione permetterebbe alla Nazionale di avere più soluzioni offensive e di rendere meno prevedibili le proprie manovre d’attacco.

Un modulo possibile per farli coesistere potrebbe essere il 4-3-1-2, con un trequartista dietro le due punte, oppure un 4-4-2 dinamico, che sfrutti le loro capacità di adattamento e scambio di posizione. In alternativa, Spalletti potrebbe anche optare per un 4-3-3 con Kean largo a sinistra e Retegui punta centrale, a seconda degli avversari e delle necessità tattiche.

Il nuovo ruolo di Kean e la sua evoluzione

Uno degli aspetti più interessanti di questa idea tattica riguarda la crescita di Moise Kean, che negli ultimi mesi ha dimostrato un’evoluzione significativa nel suo modo di giocare. Se in passato era considerato un attaccante più istintivo, ora sta affinando la capacità di attaccare l’area con maggiore precisione e freddezza.

Il nuovo ruolo di Kean e la sua evoluzione (ANSA) Calciomarcato.it

Spalletti ha elogiato il giovane attaccante per alcuni gol realizzati in Serie A, sottolineando come Kean stia diventando un centravanti sempre più completo. Il CT ha evidenziato in particolare il gol di Kean contro il Genoa, definendolo un “gol alla Ibrahimovic” per la qualità dell’esecuzione. Anche la rete contro l’Inter, arrivata con un preciso colpo di testa, dimostra i progressi dell’attaccante.

Questi miglioramenti fanno sì che Kean possa essere utilizzato in più ruoli e che possa rappresentare un’arma in più per l’attacco azzurro.

L’idea di Spalletti di formare una coppia d’attacco con Kean e Retegui potrebbe rappresentare una soluzione interessante in vista delle competizioni future. L’Italia ha bisogno di ritrovare solidità e incisività nel reparto offensivo, e questa combinazione potrebbe rivelarsi vincente.

L’ultimo grande attaccante fisso della Nazionale è stato Ciro Immobile, ma la sua continuità in azzurro è stata spesso messa in discussione. Con Kean e Retegui, Spalletti potrebbe avere finalmente due attaccanti giovani, affamati e con caratteristiche complementari, capaci di far tornare l’Italia tra le squadre più temute in Europa.

I prossimi impegni della Nazionale saranno fondamentali per testare questa nuova idea tattica e vedere se la coppia Kean-Retegui può davvero funzionare. Spalletti continuerà a lavorare sul modulo e sulle dinamiche di gioco, ma i tifosi azzurri iniziano già a sognare un attacco che possa riportare l’Italia ai vertici del calcio internazionale.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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