Il calcio piange la morte di Sol Bamba che aveva appena 39 anni. Il calciatore ivoriano era stato tra i protagonisti in passato anche in Italia con la maglia del Palermo.
In passato aveva sconfitto il cancro ed era tornato a giocare. Da un po’ di tempo aveva però appeso gli scarpini al chiodo per diventare direttore tecnico.
Era alla guida della squadra turca dell’Adanaspor, un uomo amato da tutti che lascia un vuoto incredibile. Sol è stato colpito da un malore venerdì per il quale è stato fatto di tutto, cercando di salvargli la vita. Sul sito del club leggiamo: “Il nostro direttore tecnico si è ammalato prima della partita contro il Manisa ed è stato portato n ospedale, purtroppo lì ha perso la vita”.
Anche il Palermo ha voluto lasciare un ricordo per l’uomo specificando il dolore del Presidente Dario Mirri e di tutta la famiglia City Football Group, esprimendo il cordoglio per la morte di un uomo buono che in carriera aveva dimostrato, oltre a discrete qualità tecniche, soprattutto delle qualità umane in grado di lasciare ancora più il segno.
Sol Bamba, chi era?
Souleymane Bamba, conosciuto come Sol Bamba, era nato a Ivry-sur-Seine il 13 gennaio del 1985. Da difensore centrale inizia la sua carriera facendo tutte le trafile delle giovanili con il Paris Saint German per iniziare poi a girare tra Dunfermline, Hibernian, Leicester, Trabzonspor. Nel 2014/15 passa al Palermo, ma riesce a collezionare una sola presenza.
Dopo un anno al Leeds inizia l’avventura più lunga della sua vita quella al Cardiff dove rimane dal 2016 al 2021. Proprio nel 2021 gli viene diagnosticato un Linfoma non Hodgkin che lo costringe a lunghi cicli di chemioterapia. Nel maggio dello stesso anno comunica di essere guarito e di aver vinto la sua battaglia. Chiude la carriera l’anno dopo, tornando in campo con il Middlesbrough. Tra il 2008 e il 2014 da calciatore colleziona 46 presenze e due gol con la maglia della nazionale della Costa d’Avorio.
Da allenatore aveva iniziato la sua carriera nel 2023 come vice del Cardiff City per poi passare l’anno dopo all’Adanaspor che lascia ancor prima di poter iniziare a fare sul serio come allenatore in seguito a una tragedia che ha lasciato senza parole il mondo del calcio.
Sono tanti anche i calciatori, con i quali ha giocato, che hanno voluto dimostrare nei suoi confronti un sincero affetto e gratitudine per aver avuto la possibilità di condividere momenti indimenticabili con lui.
