Roberto Mancini è stato l’ultimo ct italiano a partecipare a una grande competizione e a vincerla, Euro 2020 è un successo indimenticabile come la mancata qualificazione al Mondiale seguente.
Proprio quel dispiacere ha portato il mister di Jesi a lasciare la nazionale per prendere un’altra strada, ma non è detto che i racconti non possano rintrecciarsi di nuovo.
Nato il 27 novembre del 1964 è arrivato alla guida dell’Arabia Saudita nel 2023 dopo cinque anni a commissario tecnico della nazionale azzurra. Al Giornale ha spiegato: “Mi manca la nazionale? Ovviamente, era la mia collocazione ideale. Allenare l’Italia è stato un onore grandissimo e un privilegio per me. Non sempre le cose vanno come si spera però, oggi il mio assoluto impegno è con la nazionale saudita. Però chissà che un giorno non si possa rivincere il Mondiale insieme”.
Aggiunge sugli Europei: “Ho sofferto quest’estate? Posso non rispondere? Statisticamente è impossibile vincere gli Europei due volte di fila. È chiaro che ci siamo trovati davanti a una nazionale piena di ragazzi un po’ più giovani, con i quali però eravamo andati nelle fasi finali della Nations League battendo GErmania e Inghilterra”.
Sul futuro spiega: “Si stanno inserendo giocatori nuovi, quindi ci vorrà un po’ più di tempo anche se penso, a differenza di quanto ho letto, che i calciatori scesi in campo siano bravi tecnicamente. La mancata qualificazione ai Mondiali? Mi pesa molto, perché avremmo potuto fare bene insieme“.
Il futuro di Roberto Mancini
Dopo anni come allenatore di club ora Roberto Mancini ha trovato la giusta collocazione come commissario tecnico. L’Arabia Saudita è una sfida remunerativa e anche molto complessa, ma ha ancora bisogno di raggiungere i risultati sul campo.
Per il suo futuro è difficile pensare al ritorno in un club, ma Mancio potrebbe davvero rivestire l’azzurro anche se al momento la posizione di Luciano Spalletti, con Max Allegri che gli aleggia attorno, sembra essere assai saldo.
I prossimi mesi, magari anni, ci diranno qualcosa, quello che appare evidente è che quel legame mai scattato quando fu eccelso giocatore con i colori azzurri ora si è acceso da allenatore ed è destinato a brillare ancora per il futuro. Sarà interessante vedere cosa accadrà ancora in una carriera che si è fatta straordinaria sotto ogni punto di vista e grazie a delle idee davvero straordinarie sotto diversi punti di vista.
