La prima giornata di Serie A vive di altre sorprese nella giornata di domenica dove scendono in campo le capitoline. La Roma frena, mentre la Lazio vola.
Risultati inattesi su vari campi in una Serie A 2024/25 partita praticamente col botto e tanti aspetti impossibili anche solo da prevedere.
La giornata di ieri si apre alle 19.30 con una sorpresa che nessuno si poteva aspettare e cioè il crollo al debutto del Napoli di Antonio Conte. Sebbene le parole in conferenza stampa, del tecnico salentino, non fossero delle più promettenti, aveva ammesso di aspettarsi di più sul mercato e come situazione generale, chi poteva aspettarsi un ko per 3-0 contro l’Hellas Verona?
Dopo un buon primo tempo per gli azzurri, dove però non arrivano gol, pronti via nella ripresa la sblocca Rocha Livramento. Si scatena poi Mosquera, entrato al posto di Tengstedt, autore di una splendida doppietta che regala tre punti ai suoi e tanti spunti di riflessione ad Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis.
Sempre nello stesso orario gioca anche il Bologna, passato da Thiago Motta a Vincenzo Italiano, che non va oltre l’1-1 contro l’Udinese del sorprendente tedesco Runjaic.
E le romane?
La sera è dominata dalle romane che hanno destini differenti. La Roma di Daniele De Rossi, che va a Cagliari col dilemma Paulo Dybala, l’argentino è sul mercato e parte dalla panchina, non va oltre il risultato di 0-0 contro i sardi, un pari che delude i tifosi vogliosi di tornare a vincere anche in Italia dopo aver alzato la Conference League tre anni fa.
Va sotto la Lazio di Marco Baroni dopo appena 3 minuti, in casa contro il Venezia la sblocca con Andersen. Il pareggio però arriva quasi subito grazie a una giocata di Taty Castellanos con Zaccagni che la ribalta alla fine della prima frazione di gioco. Nel finale l’autogol di Altare rende solo più pesante per gli ospiti il passivo.
E oggi si parte alle 18.30 con Lecce-Atalanta e si va avanti alle 20.45 con Juventus-Como, due gare davvero di grande spessore che mettono in campo alcuni dei club più attesi di quest’anno. Attenzione anche ai lariani di Cesc Fabregas che sognano in grande e che hanno costruito una squadra per puntare anche a qualcosa in più della semplice salvezza. La stagione è lunga, ma le prime indicazioni sono già arrivate e fanno riflettere non poco.