John Elkann è tornato a parlare di Juventus ed è sembrato davvero molto positivo sulla scelta legata a Thiago Motta.
L’italo brasiliano è arrivato sulla panchina dei bianconeri per un inversione di marcia con la rosa che è stata letteralmente rivoluzionata.
Proprio oggi i bianconeri si troveranno ad affrontare la grande classica dell’estate con la prima squadra che affronterà la Next Gen in un match sicuramente interessante per il futuro di molti giovani e che ormai ha una connotazione storica visto che era voluta dall’Avvocato Agnelli e che veniva fatta disputare nella splendida cornice di Villar Perosa.
Ci sarà spazio ancora una volta per i brasiliani che sono stati la miglior notizia nell’ultima amichevole contro il Brest con il gol di Danilo e la splendida prestazione del centrocampista Douglas Luiz entrato di diritto nella top ten degli acquisti più costosi della storia dei bianconeri.
A sorprendere sono le parole di Elkann che ha dimostrato grande unione d’intenti con la società e che a differenza di altre volte non ha punzecchiato nessuno rispondendo con grande serenità.
Elkann parla di Juventus
Come riportato da SportMediaset, John Elkann ha sottolineato: “Con Thiago Motta ci avviciniamo a una nuova generazione di allenatori. La nostra squadra è molto giovane e lui ha l’esperienza necessaria per lavorare con questo gruppo. È la persona di cui abbiamo bisogno. Il collettivo della Juventus ha un potenziale veramente straordinario”.
Sulla rivoluzione ha specificato: “L’anno zero è quello in cui ti lasci dietro quello che è accaduto in precedenza. Premi il tasto reset e guardi avanti. Gli atleti, le squadre forti sono quelle che hanno questa capacità senza entrare in situazione di alibi. D’altra parte è normale che tutti siano contro di te: se completi e vuoi farlo con i più forti al mondo che vogliono batterti ed è normale che se i risultati non arrivano i tifosi non sono contenti”.
Conclude: “Il nostro calcio non è più il punto di arrivo per i grandi campioni, ma un trampolino di lancio per andare in Premier League nel pieno della carriera. In Italia giocano giovani alle prime armi che si devono formare ed è un peccato non affrontare la realtà. Questa è la situazione che stiamo vivendo, l’errore piùgrande sarebbe negare quella che è un’evidenza”.
E chissà cosa farà questa Juventus che per ora nelle amichevoli è risultata opaca e che ancora deve vedere l’arrivo di altri tre calciatori.