La Juventus si prepara a riaccogliere a braccia aperte il figliol prodigo Giorgio Chiellini che entrerà a breve nello staff dirigenziale.
L’ex capitano bianconero lavorerà molto vicino all’amministratore delegato Scanavino, di ritorno in Italia dopo la breve ma proficua esperienza in MLS League.
Proprio negli Stati Uniti d’America Giorgione ha acquisito esperienza come dirigente dopo che aveva in Italia preso la laurea in Business Administration. Da settembre entrerà ufficialmente a fare parte dello staff bianconero. Il suo non sarà un ruolo simbolico come capitato a tanti altri calciatori in passato, ma lo vedremo all’opera dal punto di vista aziendale come ha specificato lui stesso in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Non avrà dunque responsabilità tecniche o di calciomercato, ma il focus sarà tutto sulla gestione aziendale della squadra. Troverà nel management anche suo fratello Claudio che al momento è il direttore sportivo della Juventus Next Gen. Insomma inizia una seconda vita per Giorgio dietro la scrivania e pronto a riportare in alto i bianconeri con i quali è stato protagonista assoluto, uno dei pochi a vincere tutti e nove gli Scudetti di fila.
Giorgio Chiellini, una vita in bianconero
Giorgio Chiellini è nato a Pisa il 14 agosto del 1984 e compirà dunque tra qualche giorno quarant’anni. Passato dalle giovanili di Milan e Roma, a Livorno con gli amaranto debutta tra i professionisti quando nel 2004 viene notato dalla Juventus che lo prende e poi cede in comproprietà alla Fiorentina.
In bianconero ci arriva nel 2005 tempo di vincere lo Scudetto da terzino sinistro, ruolo in cui nasce, con Fabio Capello in panchina, titolo poi revocato in seguito all’epopea di Calciopoli. L’anno in Serie B è quello della svolta per la sua carriera con Didier Deschamps che lo toglie dalla fascia per farlo giocare difensore centrale e gli apre la strada per diventare uno dei difensori più forti del mondo.
Il trittico con Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli, a coprire la porta difesa da Gigi Buffon, rimarrà per sempre nella storia. Spietato nella marcatura a uomo è uno che non ha mai tirato la gamba indietro e anche la testa, iconiche le sue foto con il turbante in testa dopo che qualcuno in un contrasto gli aveva lasciato una ferita.
La speranza dei tifosi è che porterà ora la sua grinta anche in dirigenza, cosa che sicuramente farebbe bene alla società bianconera alla ricerca ancora di una solidità dopo tanti anni di vittorie.