Atalanta, De Roon sogna la Supercoppa: “Anche col Leverkusen era dura”

L’Atalanta si prepara a vivere un sogno, non solo per la prossima partecipazione alla Champions League ma anche una splendida emozione per la Supercoppa Europea.

La Dea dunque cresce ancora e dopo la vittoria dell’Europa League sogna in grande come fanno capire molti dei suoi calciatori.

Sogno De Roon
De Roon e il sogno Supercoppa (ANSA) Calciomarcato.it

Tra questi non possiamo non parlare del capitano Marten De Roon che aveva saltato la finale a causa di un problema fisico in cui era incappato nella finale di Coppa Italia persa contro la Juventus poco tempo prima. Il centrocampista olandese è pronto e sicuramente sarà tra i protagonisti di una notte da sogno per tutto il tifo bergamasco.

In un lunga intervista a La Gazzetta dello Sport De Roon ha sottolineato: “Ci pensiamo dalla sera della finale di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund. Ovviamente sappiamo che sarà una partita molto dura, ma lo era anche quella con il Bayer Leverkusen. Il Real è ancora di un altro livello, ma una finale si gioca per vincerla, sempre. Noi la giocheremo sapendo di averla meritata a Dublino e che in gara secca può succedere davvero di tutto“.

De Roon, cuore Atalanta

Marten De Roon è un vero cuore Atalanta, una leggenda per questa squadra. Il classe 1991 di Zwijndrecht era arrivato in nerazzurro dall’Heerenveen nell’estate del 2015 per poi passare dopo una sola stagione al Middlesbrough. Dopo 12 mesi aveva però preso l’insolita decisione di tornare sui suoi passi dimostrando di voler dare tutto proprio per la Dea.

Sogno di De Roon
De Roon lo sogna (ANSA) Calciomarcato.it

Sull’arrivo in nerazzurro di Nicolò Zaniolo ha sottolineato: Porta qualità da top. Ha due cosce così, difende la palla ed è anche molto veloce, ci può dare più forza e maggiore profondità. Ed è diverso dagli altri attaccanti che abbiamo in rosa. Più soluzioni ci offriranno più chance di cambiare le partite”.

Passa poi a parlare degli altri acquisti: “Godfrey ci porta velocità e forza fisica, mai visto uno che va così forte alla prima preparazione con Gasperini. Deve crescere tatticamente perché il calcio italiano è diverso da quello inglese. Poi Sulemana che è aggressivo, difficile da superare e può fare il difensore, come caratteristiche un po’ mi somiglia”.

Sulla sua prossima stagione? Spero di giocare ancora più delle 46 gare dello scorso anno. Ogni tanto mi dico che chiederò un turno di riposo, poi arriva il giovedì e capisco che potrei non giocare e divento una bestia. Magari l’anno passato a un certo punto il mio corpo ha detto che aveva giocato troppo e questo mi ha fatto riflettere. Ma in generale più gioco e meglio sto”.

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