Milan, Furlani tranquillizza i tifosi su Maignan e Theo Hernandez

L’amministratore delegato, Giorgio Furlani, ha parlato della situazione del Milan e rassicurato i tifosi su Mike Maignan e Theo Hernandez.

In queste ultime ore si era sparsa la voce di una possibile cessione dei due ragazzi, cosa che aveva lasciato il pubblico con l’amaro in bocca.

Quale è il futuro di Theo e Maignan?
Theo e Maignan restano al Milan (ANSA) Calciomarcato.it

L’ad rossonero ha parlato a Bloomberg Tv, specificando: “La nostra ambizione è quella di lottare per lo Scudetto ogni anno e di essere competitivi anche in Champions League. Ora lo vogliamo fare attuando una strategia di sostenibilità. Porto un esempio. Due anni fa il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato perdite e l’anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato. Non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere”.

Scendendo nei particolari sui calciatori ha poi specificato: “Non siamo obbligati a vendere i calciatori, per carenza di capitale o problemi di flusso in cassa, quindi non abbiamo bisogno di vendere nessuDa tifoso posso dire ai tifosi che su Mike Maignan e Theo Hernandez non ci si deve preoccupareno.“. Parole che sanno dunque di conferma per due tra i calciatori più forti presenti nella rosa della squadra meneghina.

Le parole di Furlani

L’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, nella lunga intervista a Bloomberg Tv non ha parlato solo di mercato, ma affrontato anche discorsi legati alla società rossonera.

Ha specificato: “Siamo di una proprietà americana che è la RedBird, leader negli investimenti per quanto concerne sport e spettacolo. Siamo diventati più americani, la nostra proprietà è americana e lo siamo diventati anche in campo. Abbiamo due calciatori degli States. Certo le decisioni non si basano sulla nazionalità del passaporto del calciatore, ma su quanto questo è bravo”.

Colpo Milan
Il futuro di Theo Hernandez e Maignan (ANSA) Calciomarcato.it

Aggiunge: Christian Pulisic ha un appeal a livello commerciale importante in America e questo aiuta, ma noi non facciamo dipendere le nostre decisioni di campo sulla nazionalità dei calciatori. La nostra politica è divisa in diverse parti tra cui quella commerciale, visto che siamo il primo club europeo che ha aperto degli uffici a Dubai. La nostra decennale partnership con Emirates, ma ne abbiamo anche altri di partner nella regione come Kerezer Group. Quindi il nostro approccio alla regione che si sviluppa attraverso partnership commerciali, non iniezioni di capitale”.

Parole che dunque dovrebbero far dormire sonni tranquilli ai tifosi per un Milan che torna a far paura anche sotto l’aspetto organizzativo.

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